Le Race Wars sono un campionato italiano di gare di accelerazione (drag race) che si svolgono presso l’Aeroporto dei Parchi dell’Aquila, due giorni pieni di adrenalina, gas a manetta e competizione. Si svolgono solitamente due volte l’anno ed è un’ottima occasione per tutti gli appassionati di motorsport di avere un confronto .

Partecipiamo a questo campionato ogni volta che viene organizzato, perché è un bel modo non solo per condividere la passione per il motorsport, ma anche per dimostrare il lavoro fatto sulle nostre auto che gareggiano.

In realtà SDS nasce così, dalle gare di accelerazione, abbiamo sempre partecipato a queste tipologie di competizione anche se in Italia è una disciplina che pian piano si sta diffondendo. Nel mondo, le gare drag rappresentano una vera e propria disciplina. Ci sono regole ben precise da rispettare, sia di carrozzeria che di motore. In Italia è una disciplina che si sta diffondendo pian piano.

Abbiamo partecipato dal 2017 ad ogni tappa che si è tenuta sul territorio italiano, ci abbiamo messo sempre il massimo del nostro impegno per portare a casa bei risultati e ci siamo quasi sempre riusciti.

Durante la gara di Ottobre avevamo già ottenuto il record della pista su 0-400 metri di 9,5 secondi, eravamo molto soddisfatti del risultato, ma volevamo fare di più.

Il 13 e il 14 Aprile, abbiamo partecipato ad un’altra tappa delle Race Wars. Questa volta, volevamo superare il nostro ultimo record ottenuto ad ottobre e così avevamo migliorato ancor più la nostra audi tt. Partono le prove libere ed il sabato eravamo riusciti soltanto ad ottenere lo stesso tempo della nostra vittoria di Ottobre, ma non eravamo soddisfatti.

Sistemiamo la nostra audi tt, ripartono le qualifiche, partiamo con il nostro primo lancio. Si spegne il semaforo, partiamo, 6.1 secondi su 200 metri e 9.338 secondi su 400 metri, velocità d’uscita 251 km/h, non potevamo crederci… era record pista! Ma mentre esultavamo, ci accorgemmo che sulla soglia dei 400 metri, si era aperto il cofano, distruggendo parabrezza e tetto. Per fortuna il pilota non si era fatto nulla, grazie al casco integrale, ma la paura era stata tanta. Purtroppo però per ovvi motivi non poteva continuare la corsa.

Quando l’auto arriva nel paddock, la felicità era mista allo sconforto per aver distrutto l’auto, ma alla fine tutto il sacrificio è stato premiato dal risultato ottenuto e dal premio che ci hanno riconosciuto.

Certi di poter fare meglio, ci vediamo alle prossime Race Wars!

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